Ogni persona nasce come una tela bianca. I colori che vi si imprimono sono quelli lasciati da chi ci sta vicino: famiglia, amici, educatori. Ma non tutti trasmettono luce. A volte, ciò che riceviamo sono tinte cupe, negative, che rischiano di segnarci per sempre.
In Il bullo che visse due volte, uno dei protagonisti è il risultato di scelte sbagliate e guide inadatte. Rabbia, violenza e solitudine prendono il sopravvento, finché l’incontro con Alessia e due strambi messaggeri non riaccende la possibilità di cambiare strada.
Lo spettacolo affronta anche il tema del denaro come tentazione e distorsione dei rapporti umani: avidità, inganni e sospetto possono annientare anche i legami più profondi, come quello tra due fratelli separati da anni.
Una storia intensa, che mostra come, anche dopo aver preso la strada sbagliata, sia ancora possibile riscattarsi e riconoscere il valore delle relazioni autentiche.